PARODONTOLOGIA
09 febbraio 2025

Ausili non chirurgici nel trattamento della parodontite iniziale

David Rizzo

La tasca parodontale
La gengiva si unisce alla corona del dente attraverso un saldo attacco epiteliale di circa un millimetro che fa da barriera alla penetrazione dei microbi, principalmente batteri, che costituiscono la flora orale della bocca e che colonizzano il solco gengivale. Il solco gengivale è uno spazio libero di circa 3 mm rivestito da epitelio che si estende dall’attacco epiteliale al margine gengivale. Per verificare che il parodonto sia sano è necessario sottoporsi a visita odontoiatrica in cui verrà effettuato un sondaggio parodontale per misurare la profondità del solco, al fine di verificare l’integrità̀ dell’attacco epiteliale e l’assenza di sanguinamento che è segno di infiammazione. Il primo segno di malattia parodontale invece è la tasca parodontale.

L’infezione microbica dovuta all’accumulo di placca e tartaro nel solco gengivale causa una risposta infiammatoria tale da distruggere l’attacco epiteliale prima e quello connettivale poi, consentendo ai batteri di migrare in profondità. Mentre la gengivite è un’infiammazione che è limitata al bordo gengivale nei primi 3 mm, la parodontite interessa l'osso mascellare, il legamento parodontale e il cemento radicolare. La tasca si rileva tramite il sondaggio che evidenzierà profondità minori o maggiori di 3 mm e spesso sanguinamento. Maggiore sarà la profondità di sondaggio, più grave sarà la malattia e anche l’osso alveolare potrà essere compromesso dal riassorbimento. Questo causerà mobilità più o meno grave del dente e a volte formazione di ascessi parodontali. Il margine gengivale potrebbe essere mantenuto nella sua posizione normale se l’osso al di sotto non è troppo riassorbito, mentre sarà visibile una recessione (retrazione) della gengiva se l’osso sottostante è gravemente compromesso.

I fattori di rischio modificabili che contribuiscono alla parodontite comprendono:

  • placca;
  • fumo;
  • obesità;
  • diabete mellito (specialmente di tipo 1);
  • stress emotivi;
  • carenza di vitamina C.

Affrontare queste condizioni può migliorare i risultati del trattamento della parodontite. La parodontite come manifestazione diretta di una malattia sistemica è considerata in pazienti che hanno infiammazione sproporzionata rispetto alla placca o altri fattori locali. Tuttavia, distinguere se una malattia sia causa di parodontite o contribuisca alla parodontite indotta da placca è spesso difficile.

Le malattie sistemiche associate alle malattie ematologiche che possono manifestarsi come parodontite comprendono:

  • neutropenia acquisita;
  • agranulocitosi;
  • leucemie;
  • sindrome del leucocita pigro;
  • ipogammaglobulinemia.

Le malattie sistemiche associate a malattie genetiche che possono manifestarsi come parodontite comprendono:

  • neutropenia familiare e ciclica;
  • Sindrome di Down;
  • sindromi da deficit di adesività leucocitaria;
  • Sindrome di Papillon-Lefèvre;
  • Sindrome di Chédiak-Higashi;
  • sindromi istiocitosiche;
  • malattie da accumulo di glicogeno;
  • agranulocitosi genetica infantile;
  • Sindrome di Ehlers-Danlos (tipi IV e VIII);
  • Ipofosfatasia;
  • Sindrome di Cohen;
  • Morbo di Crohn.

Ubigel Inperio - trial clinico
Ubigel Inperio è un dispositivo medico per il trattamento di gengiviti e parodontiti. È costituito da due gel che insieme creano una barriera di protezione dagli agenti esterni, ed è l’unico che contiene spermidina e acido ialuronico che riducono il sanguinamento e l’infiammazione favorendo il benessere del paziente. In ogni confezione sono presenti due siringhe con i due gel, uno blu e l’altro rosso, e due aghi d’irrigazione sterili. Dopo la procedura classica di pulizia della tasca parodontale, si inserisce nella tasca per primo il gel blu, tramite l’ago per irrigazione che tocca il fondo della tasca, fino a riempirne lo spazio. Successivamente si stende una pari quantità di gel rosso, a chiusura della tasca parodontale già riempita con il gel blu.

I due gel a contatto formano una barriera morbida che protegge la tasca dagli agenti esterni mentre spermidina, acido ialuronico e agenti antibatterici favoriscono la rigenerazione della mucosa. Dopo l’applicazione di Ubigel Inperio il paziente non deve mangiare e bere per l’ora successiva, ed evita per 7 giorni l’uso del filo interdentale, scovolino e collutorio, e ritorna al controllo dopo circa 7/10 giorni.
Ubigel Inperio può essere applicato 2/3 volte, a seconda della profondità della tasca gengivale. Per lo studio è stato selezionato un campione di 70 pazienti divisi in modo uguale tra i due sessi, (il campione femminile non era in fase pre o post mestruale), con la seguente anamnesi comune:

  • non fumatori;
  • non in terapia farmacologia;
  • nessuna patologia sistemica;
  • dieta mediterranea;
  • formula dentaria completa e naturale;
  • mucose normotrofiche;
  • lingua normotrofica;
  • gengivite;
  • sondaggio parodontale tra 2 e 4 mm;
  • indice di placca 2-3;
  • sanguinamento al sondaggio.

A tutti i pazienti partecipanti allo studio, in prima visita è stata redatta la cartella parodontale e successivamente è stata effettuata l’igiene dentale tramite apparecchiatura ultrasonica, scaling manuale, air flow, lucidatura con pasta per profilassi e spiegazione delle manovre di igiene orale domiciliare. Dopo 20 giorni, i pazienti sono stati rivisitati ed è stato rivalutato lo status parodontale. Dei 70 pazienti iniziali solo 63 sono tornati al controllo e di questi, 31 presentavano ancora sondaggio parodontale compreso tra i 2 e i 4 mm, sanguinamento al sondaggio e dolenzia. Sono stati selezionati 14 uomini e 14 donne da sottoporre al trattamento con Ubigel Inperio. Prima dell’applicazione ai pazienti è stata effettuata una ulteriore seduta di igiene con ultrasuoni, al termine della quale è stato applicato Ubigel Inperio.

Al termine del trattamento è stato prescritto di non bere e mangiare per almeno 1 ora, non spazzolare per le prossime 12 ore e non usare il filo interdentale per 15 giorni, è stata programmata la seconda applicazione di Ubigel a 7 giorni. Al secondo appuntamento il 70 per cento pazienti ha riferito un miglioramento del proprio status gengivale, assenza di sanguinamento allo spazzolamento e non più dolenzia durante lo stesso.

Dopo la seconda seduta sono statti prescritti gli stessi accorgimenti della prima seduta. Ai pazienti è stato dunque fissato un controllo tra i 20 e i 30 giorni dalla seconda applicazione di Ubigel Inperio. Al controllo abbiamo rivalutato lo status parodontale, da cui si è potuto concludere che, su 28 pazienti, 20 non avevano più sondaggio parodontale e assenza di sanguinamento, 5 presentavano tasche di 1 mm in alcuni elementi dentari e assenza di sanguinamento, e soltanto 3 presentavano un sondaggio tra i 2 e i 3 mm con presenza di sanguinamento.

 

In conclusione, possiamo affermare che in tutti i pazienti con gengivite e quindi con tasche inferiori o uguali ai 3 mm, le due applicazioni di Ubigel Inperio hanno prodotto una regressione parziale o totale della profondità di sondaggio, conseguenza del recupero dell’attacco epiteliale e assenza di sanguinamento, ciò grazie alla “bonifica” batterica svolta da Ubigel Inperio, all’interno della tasca gengivale. I pazienti intervistati a distanza di una settimana dalla prima applicazione, hanno riferito di aver notato un miglioramento delle condizioni gengivali, meno sanguinamento, meno dolenzia allo spazzolamento e meno rossore, fin dai giorni successivi, mentre solitamente con la sola igiene professionale i tempi di recupero sono più prolungati.

Advertising
Advertising
Advertising
Advertising
Advertising